Solidarietá del Grande Oriente d’Italia

alla Gran Loggia dello Stato di Israele

Solidarietà è stata espressa dal Grande Oriente d’Italia alla Gran Loggia dello Stato d’Israele in una lettera a firma del Gran Maestro Stefano Bisi. “Con crescente preoccupazione – scrive il Gm al suo omologo Ivan Segev-  seguiamo sui media ciò che sta accadendo in Israele: tante persone stanno soffrendo a causa di questi eventi drammatici, improvvisi e inaspettati. A nome della Comunità Massonica Italiana, desideriamo esprimere la nostra più profonda solidarietà alla comunità massonica d’Israele e all’intero popolo d’Israele”.

2023
Il George Washington Masonic National Memorial
celebra i cento anni dalla posa della prima pietra

“Join us on February 20, 2023, to re-dedicate the cornerstoneand to celebrate the Memorial’s next century of service”. E’ l’invito lanciato ai fratelli di tutto il mondo dalla Massoneria americana che il 20 febbraio prossimo celebrerá i 100 anni dall’inizio dei lavori di costruzione ad Alexandria (Virginia) del Mausoleo intitolato alla memoria di George Washington, primo presidente degli Stati Uniti e libero muratore, con una solenne cerimonia di rinnovo della dedica della pietra angolare e con una serie di iniziative prenotabili fino al 18 gennaio e illustrate dal presidente della Memorial Association Claire Tusch e dal primo vicepresidente Ken Nagel, past Gran Master della California, sulla pagina web dello storico monumento nazionale, che rappresenta il tributo vitale della Massoneria americana a George Washington e ai valori della libertà.

Le iniziative, che comprenderanno incontri e tour, con il benvenuto a logge e gruppi massonici, si terranno a partire da venerdí 17 febbraio fino a domenica 19. Mark Tabbert e Shawn Eyer, tra i massimi esperti americani di storia della Massoneria saranno disponibili per rispondere alle domande degli ospiti che si saranno appositamente registrati. Il clou giorno 20 appunto alle 15,30 con la solenne riconsacrazione della pietra angolare, che sará preceduta a partire dalle ore 13 dalla parata che si snoderá dalla cittá vecchia di Alexandria fino ai bellissimi giardini del Memorial e alla quale potranno prendere parte tutte le Gran Logge, le logge, i gruppi massonici e i massoni in amicizia con la Gran Loggia della Virginia. E il Grande Oriente d’Italia lo è. Ma non è tutto. Il 22 febbraio ci sará anche il tradizionale galá di anniversario del Washington Memorial che si svolgerá in tre momenti, il ricevimento nella Memorial Hall, lo spettacolo teatrale e il banchetto nella Grand Masonic Hall.

Ogni anno, migliaia di persone visitano il celebre mausoleo per conoscere Washington e la Libera Muratoria e “per lasciarsi ispirare dalla grande eredità lasciataci dal padre del nostro Paese… e il più importante massone della nostra nazione”. La prima cerimonia – viene ricordato sul sito – fu un evento massonico nazionale. Oltre 10.000 liberi muratori assistettero alla posa della pietra angolare del Memoriale nel 1923. “Il centenario di quello spettacolare evento è alle porte ed è nostro grande piacere – si legge – estendervi un cordiale invito a una speciale ridedicazione della nostra pietra angolare. Nel 2023, i massoni si riuniranno qui nuovamente per celebrare l’eredità senza tempo del Memorial. Unisciti a noi e diventa parte del nostro secondo secolo di storia”.

Aiuti alle famiglie Ucraine

Come disposto nell'ultima Tornata, il Tronco della vedova è stato destinato ai quattro nuclei familiari di profughi ucraini a Firenze che avevano in precedenza avuto delle cards della OVS.
Con questa somma, aggiungendo il mancante si sono acquistate  carte prepagate  della Esselunga per fare più spese alimentari in vista della Pasqua ortodossa.
Questa mattina assieme al 1° Sorvegliante, Fratello Massimiliano, siamo stati al Consolato e abbiamo consegnato le carte nominative al consolato che ha messo in piedi una grande e ammirevole organizzazione di invio aiuti in Ucraina e soprattutto di sostegno alle famiglie che vivono da profughi qui da noi. 

ll GM Stefano Bisi contro il Procuratore Cordova

Il Tribunale di Reggio Calabria dà ragione al Goi e condanna l’ex Procuratore Cordova al pagamento delle spese processuali.

Con una sentenza che è stata pubblicata il 27 ottobre scorso, la Seconda Sezione Civile del Tribunale di Reggio Calabria, a definizione del giudizio che era stato promosso da Agostino Cordova contro il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, ha respinto  la richiesta avanzata dall’ex Procuratore Capo condannandolo al pagamento delle spese processuali in favore del GOI.

Si tratta  di un provvedimento molto importante per l’Ordine visto che la Giustizia ordinaria ha ritenuto legittima la critica che definiva come una “caccia alle streghe” l’inchiesta di Palmi dell’allora Procuratore Cordova culminata nel luglio del 2000 con l’archiviazione a Roma.

“Carissimi Fratelli, questa sentenza – ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi – ci fa gioire perché rende giustizia anche ai tanti Fratelli che in quei lontani ma per tutti noi dolorosi anni ’92 e ’93 si trovarono perseguitati  e che subirono la perquisizione notturna delle forze dell’ordine a seguito di quella inchiesta. E’ per questo che oggi proviamo una gioia particolare di fronte alla sentenza che scrive in modo inequivocabile gli eccessi dell’inchiesta Cordova e che dà soddisfazione al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani anche se non potrà mai sanare e cancellare i danni subiti da tanti nostri cari Fratelli dati in pasto all’opinione pubblica come malfattori”.

Ecco nei particolari tutta la ricostruzione della vicenda giudiziaria che ha portato alla sentenza favorevole per il Goi che è stato difeso dagli avvocati Raffaele D’Ottavio e Fabio Federico:  

La vicenda giudiziaria trae origine dalla iniziativa del Gran Maestro, Stefano Bisi, volta ad ottenere la restituzione della imponente mole degli atti sequestrati al GOI nel lontano 1993 su impulso dell’allora Procuratore Capo Agostino Cordova nell’ambito della nota inchiesta contro la massoneria.

In particolare, il giornale Il Dubbio – prendendo spunto dalla allocuzione pubblica del Gran Maestro Stefano Bisi tenuta in occasione della Gran Loggia del 2017, nel corso della quale era stato comunicato l’accoglimento della istanza e l’avvio della restituzione degli atti sequestrati – pubblicava un ampio articolo con cui, rievocando il decreto di archiviazione, veniva criticato severamente il modus operandi che aveva contraddistinto quella nota inchiesta giudiziaria. Si legge, infatti, nella citata sentenza :”Le accuse avanzate (ndr da Agostino Cordova) non appaiono fondate perché l’articolo oggetto di giudizio parte da un fatto recente, ovvero la restituzione dei primi fascicoli sequestrati nel corso dell’indagine sulla massoneria, per ripercorrere l’andamento della suddetta indagine utilizzando certamente, toni critici che vengono ripresi anche dal provvedimento di archiviazione dell’indagine emesso dal Tribunale di Roma nel 2001“.

La molteplicità delle espressioni severe e aspre utilizzate nel citato articolo di stampa non ne consente la integrale trascrizione nella presente breve relazione; si rinvia, pertanto, all’allegato articolo per una più puntuale ed esaustiva rappresentazione, potendosi di seguito riportare solo alcune di quelle ritenute dall’ex Procuratore come diffamatorie:”(ndr Cordova) soprannominato il “Minotauro” vedeva in Napoli la capitale del Male!; “la caccia al massone inizio nel 1992….”la GIP che ha archiviato l’inchiesta l’ha definita priva di notizie di reato e illegittima“; “Quelli sequestrati erano faldoni pieni zeppi di storie, di volti e nomi messi alla berlina in una caccia alle streghe finita con un buco nell’acqua“;  “…secondo Bisi i massoni furono perseguitati, additati, trattati come mafiosi; che Cordova, dal suo ufficio di Palmi, ci aveva provato in ogni modo, salvo poi passare la palla a Roma, per competenza territoriale“; “nel corso degli anni ‘quei documenti sono rimasti in pasto alle Procure, senza che nessuno si preoccupasse di cancellare il marchio di infamia stampato a caratteri cubitali sulla carta d’identità di ognuno dei massoni finiti sotto la lente d’ingrandimento‘”; “secondo il GIP… spesso le indagini sulle associazioni segrete si traducevano in un cumulo di polvere (frase mai usata dal GIP), finendo per essere conoscitive e, in quanto tali, dovrebbero essere accuratamente evitate. E l’articolo 330 del codice di procedura penale era stato interpretato come potere del P.M. e della Polizia Giudiziaria di acquisire notizie e non, come si dovrebbe, notizie di reato“; “…così come vedeva nei massoni ad ogni costo dei mostri“; “quasi 30 anni dopo quei mostri non ci sono più, ma che la caccia alle streghe non è mai finita“.  

Agostino Cordova citava, dunque, in giudizio il Grande Oriente d’Italia asserendo che: “detto articolo riportava le dichiarazioni fatte dal Gran Maestro del GOI Stefano Bisi in data 7/4/17 nel discorso fatto nella Gran Loggia di Rimini, secondo cui Cordova avrebbe messo alla berlina i massoni” e chiedendo che venisse accertata la responsabilità per diffamazione aggravata e pronunciata così la relativa condanna al risarcimento dei danni.

Si costituiva in giudizio il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in persona del Gran Maestro Stefano Bisi, per resistere alla domanda sul presupposto che dette espressioni, pur certamente aspre, severe e forti, rientravano, comunque, nell’esercizio del legittimo diritto di cronaca – critica, in quanto rispettose della verità dei fatti, della continenza espressiva e pienamente rispondenti all’interesse pubblico di esatta conoscenza di noti fatti giudiziari. Le superiori deduzioni venivano assistite da copiosa documentazione costituita da atti giudiziari, parlamentari e del CSM nonché da stralci di noti best seller ed altre coeve pubblicazioni.

In particolare, veniva dimostrato che dette espressioni aspre e forti rivolte avverso la nota indagine contro il GOI, trovavano, invero, piena rispondenza, in primis, nelle ragioni tecnicamente espresse nel decreto di archiviazione e in secundis nei fatti storici antecedenti  e successivi che ne avevano confermato l’esattezza.  

Il Giudice, manifestando piena adesione alle tesi difensive del GOI, ha statuito che: “La critica generale che emerge dall’articolo certamente si esprime con toni forti ma senza mai riferire fatti non veri o comunque aspetti dell’indagine mai affrontati prima dall’opinione pubblica tenuto conto del grande numero di articoli giornalistici che hanno menzionato tale iniziativa giudiziaria  e della grande eco mediatica che ne era scaturita anche ad interrogazioni parlamentari ed alla istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta“.

Il GOI ha puntualmente sostenuto che ben può la critica far uso di espressioni gergali severe ed aspre purché rispettose della verità dei fatti, ossia in questo caso, rispettose delle ragioni dell’archiviazione; sicché il concetto giuridicamente espresso nel citato decreto di archiviazione secondo cui in quell’inchiesta furono ricercate  e raccolte mere notizie e non notizie di reato, così come previsto dall’art. 330 del codice di rito penale,  ben può essere espressa nella critica con la espressione “caccia alle streghe” o altre similari di uso comune contenute nell’articolo de Il Dubbio.

Il Giudice Civile, sul punto, ha statuito che: “nel caso di specie, va rilevato che il riferimento ai provvedimenti giurisdizionali che vengono citati nell’articolo in esame sono, come detto, sempre puntuali e mai le frasi utilizzate, seppur caratterizzate da gergo giornalistico (come nel caso di ‘passare la palla’ con riferimento al trasferimento della competenze a Roma o ‘caccia alle streghe’) finiscono per alludere a comportamenti illegittimi posti in essere dal Procuratore Cordova … è da evidenziare, infatti che in alcune parti dell’articolo certamente la critica all’indagine che ha riguardato la Massoneria è più aspra, come laddove si parla di marchio d’infamia, ma tali affermazioni non vengono rivolte direttamente alla persona del dott. Cordova ma in generale all’indagine in sé ed alle conclusioni cui è giunta“.

In conclusione, il Giudice adito ha statuito che: “dall’analisi sin qui svolta è chiaro che non sussista la denunciata diffamazione in quanto il contenuto dell’articolo è globalmente veritiero, seppur con qualche inesattezza non rilevante, il linguaggio utilizzato non è mai sconveniente, offensivo o pesantemente allusivo ed, infine, la notizia riportata e la complessiva ricostruzione della vicenda giudiziaria è certamente di pubblico interesse tenuto conto della risonanza già avuta in passato dall’indagine iniziata dal Procuratore Cordova“.  

Pronunciata la soccombenza dell’ex Procuratore Capo Agostino Cordova, questi è stato condannato alle spese in favore del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

Importante Petizione

La Commissione Petizioni Ue chiede chiarimenti all’Italia sulla legge 2018 dell’ Ars sull’obbligo di dichiarare pubblicamente l’appartenenza alla Massoneria

Torna sotto i riflettori della Commissione Petizioni della Ue la legge varata dall’Assemblea regionale siciliana nel 2018 che impone a politici e amministratori locali di dichiarare pubblicamente l’appartenenza alla Massoneria. A un anno dalla dichiarazione di ricevibilità formale e sostanziale della richiesta di intervento sollecitato da un cittadino italiano, che sosteneva che la normativa fosse “in palese contrasto con la Costituzione italiana e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”, la Commissione il 22 luglio scorso, entrando nel merito della questione sollevata, ha inviato una richiesta ufficiale all’Italia “di chiarimenti al fine di valutare la compatibilità della legge n.18 del 12 ottobre 2018 con il diritto Ue, compresi i diritti fondamentali riconosciuti dalla Carta dei diritti fondmentali”. Scrive la Commissione: “La legge deve essere proporzionata alla finalità legittima perseguita e i dati trattati devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto a tali finalità. Il trattamento dei dati personali può essere lecito solo se rispetta i diritti e le libertà riconosciuti dalla Carta, compresa la non discriminazione, nonché la libertà di pensiero, di coscienza e di religione e la libertà di riunione e di associazione”.

La Carta dei diritti fondamentali e’ uno degli strumenti di base fondamentali che accomuna e raccoglie i principi della Unione Europea.

Articolo 8 -Protezione dei dati di carattere personale

Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni persona ha il diritto di accedere ai dati raccolti che la riguardano e di ottenerne la rettifica. Tra i diritti si annoverano capisaldi come la libertà umana, il diritto alla vita, all’integrità della persona, la proibizione della tortura e trattamenti degradanti, e diritti di libertà, sicurezza e privacy, vediamo:

Articolo 10 -Libertà di pensiero, di coscienza e di religione.

Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti.

L’articolo 10 Libertà di riunione e di associazione

Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni persona di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Qual è il reato se un politico è iscritto alla massoneria?" 
Stefano Bisi ex Gran Maestro "GOI"

Il 4 marzo gli italiani vanno al voto. Nei programmi ci sono parole come riforme, lavoro, economia, disocupazione. Ultimamente è emersa una parola che si sente spesso ma che resta avvolta da un alone di mistero: massoneria. L’ex premier Renzi ha twittato: via tutti i truffatori, gli scrocconi i riciclati e i massoni dalla politica, con chiaro riferimento al Movimento 5 Stelle, dove alcuni candidati sono risultati iscritti alle logge massoniche. Essere “massone” è ancora un tabù? A questo proposito sentito Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, la più importante delle massonerie con i suoi 23mila iscritt0.
Cosa significa essere “massoni”? “La massoneria è un’associazione, il Grande Oriente d’Italia è la comunità massonica italiana storica e più numerosa, è un’associazione che tutela il libero pensiero e cerca di fare il bene all’umanità. Se poi il Vicepresidente della Camera Luigi Di Maio dice “Fuori dalle liste omofobi, razzisti e massoni” fa un grave errore, anzi è una diffamazione. Così anche l’ex premier Renzi quando dice “scrocconi, truffatori, e massoni”, anche questa è una diffamazione. Però nel M5S alcuni candidati sono risultati effettivamente essere iscritti alla massoneria.
“E allora, qual è il reato?” Qual è il reato lo chiediamo a Lei. Perché gli tutti gli schieramenti sostengono di non avere iscritti? “Questo bisogna chiederlo ai diretti interessati. Purtroppo in Italia, come in altre nazioni, c’è ancora un pregiudizio anti-massonico. Come si spiega che il giorno prima un candidato è affidabile, bravo e il giorno dopo, perché si scopre che è un massone, non va più bene? Mi sembra un pregiudizio molto forte questo. Qual é la connessione tra massoneria e politica?
Ci può essere la connessione nel senso dell’appartenenza di un “Fratello”, un “Libero Muratore” a un partito, a un movimento politico. Un massone non è un cittadino di serie B, è un cittadino come tutti gli altri, di serie A. Una persona che può decidere di impiegare il suo tempo per la vita pubblica, per la vita sociale, con gli stessi diritti e gli stessi doveri.”

Un massone è un cittadino di serie A. Forse sarebbe più corretto dire un cittadino di serie A+. Perché entrare a fare parte di qualche loggia non è così semplice. Non tutti i cittadini possono accedere.

“E’ vero ci sono delle regole molto precise, molto ferree. Bisogna essere cittadini sensibili, avere la fedina penale pulita, e volersi dedicare alla costruzione di un tempio interiore. E’ un lavoro molto faticoso.”

Palazzo Chigi è un covo di massoni?

“Non mi risulta. A voi risulta?”

Si sono fatti nomi eccellenti, anche in passato, tutti affiliati a logge massoniche. Mi riferisco alla P2, alla P3. Che connessione c’è tra il GOI e altre logge massoniche, alcune ritenute logge deviate?

“La P2, era una loggia del Grande Oriente d’Italia. Finì nella mani di Licio Gelli e in quelle mani dimostrò di essere una loggia deviata. I “Fratelli” del GOI, quando si accorsero che era diventata una loggia deviata, espellero il loro capo. La P3 e la P4 non sono logge massoniche. Sono gruppi di persone che forse si riuniscono, ma non so nulla di più. Non c’è alcune legame con questi gruppi.”

Perché non rendete note le liste degli iscritti, come hanno chiesto anche alcuni magistrati? Per il Procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, è sottovalutato il rapporto tra massoneria deviata e 'ndrangheta. Basterebbe rendere noti i registri.

“Il Dott. Gratteri ha parlato di massoneria deviata, il GOI non è massoneria deviata ma massoneria regolare. Perché allora non si chiedono gli elenchi del PD, e questo perché in Calabria sono stati iscritti due-tre sindaci per appartenenza alla malavita organizzata? Gli elenchi non si chiedono. Non è giusto chiedere gli iscritti di un’associazione. C’era un ottimo garante per la Privacy, Stefano Rodotà, che diceva: “la trasparenza assoluta è tipica dei regimi dittatoriali”, e noi viviamo in uno Stato democratico.“

Come valuta l’attuale situazione italiana. Il nostro Paese cerca un riscatto a livello internazionale?

“Non sono un mago, non so che scenario uscirà dalla urne. La mia speranza è che i cittadini italiani vadano a votare. Per andare al voto sono morti molti italiani. Si deve votare anche come omaggio a chi ha dato la vita per la democrazia.”

A cosa serve la massoneria, cosa si decide all’interno delle vostre riunioni?

“Si parla del cielo stellato, di quello che ci hanno ricordato i bambini di Norcia, la città umbra devastata dal terromoto. Pensiamo a quei bambini a cui noi del “GOI” abbiamo donato un impianto di illuminazione nel campo sportivo. Cosa si decide? Si decide quando ci sarà la prossima tornata rituale. Non si parla di chi deve andare in un Consiglio di Amministrazione.”

C’è chi ritiene che la massoneria decida le sorti dello scenario politico ed economico nazionale ma anche internazionale?

“Se ci fossero più massoni al governo, e non solo in Italia, forse il mondo andrebbe meglio.”

Di cosa ha bisogno l’Italia in questo momento?

“Ha bisgno di dialogo, di pacatezza, di confronto, e di rispetto. Perché attraverso il dialogo e il reciproco rispetto si potranno trovare le ricette per dare un forte slancio all’economia e ai diritti civili. L’Italia ha bisogno di molta fiducia e di molta speranza.”

Primo marzo. 

Giornata della Fierezza Massonica. 

Le Case del Goi aperte in tutta Italia

Porte aperte il primo marzo dalle 18 alle 23 delle Case del Grande Oriente per la Giornata della Fierezza Massonica, iniziativa lanciata da Gran Maestro per creare momenti di incontro e dialogo con la società. “Un’occasione per comunicare la bellezza della nostra plurisecolare opera per l’elevazione dell’Uomo e per il Bene dell’Umanità”. Perché questo giorno?  Perché proprio il primo marzo di un anno fa ci fu il triste episodio della visita dei finanzieri dello Scico nella sede del Vascello, disposta dalla  Commissione Antimafia. La perquisizione durò 15 ore e al termine vennero sequestrati gli elenchi dei Fratelli della Calabria e della Sicilia. Un atto  arbitrario e illegale e contro il quale il Grande Oriente ha promosso una azione legale sulla quale si dovrà pronunciare la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e che non ha fermato l’opera dei  Liberi Muratori che, fedeli ai principi di Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza e forti dei loro  immensi valori iniziatici, sono andati avanti con forza e vigore, portando avanti anche importanti azioni di Solidarietà.“Dobbiamo far sì che la Giornata della Fierezza Massonica – ha sottolineato il Gran Maestro – diventi una costante per il nostro amato Ordine e l’occasione in cui esaltare il comune senso d’appartenenza alla più alta forma di Fratellanza creata per lo sviluppo e la grandezza dell’Uomo”.

Iniziative sono state annunciate in Liguria, dove il primo appuntamento con l’Open day della Casa massonica ha già riscosso nei mesi scorsi enorme successo.In  Sardegna: a Cagliari dalle  18,30 alle 22,00 la Casa Massonica aprirà le porte agli  studenti dell’ Università della Terza Età e dove alle 19,00 nella “Sala degli Eventi” il giornalista e scrittore Gianfranco Murtas traccerà una breve storia della Massoneria cagliaritana dal dopoguerra ad oggi; a Sassari l’apertura, riservata per motivi logistici alle famiglie dei fratelli,  è stata fissata tra le 17 e le 19,30; a Iglesias la sede di  via Garibaldi, 42, manterrà il portone spalancato dalle 16,00 alle 20,00 per accogliere  gli Amministratori Comunali, il Sindaco e la Giunta, e gli  Istituti scolastici che sono stati invitati a visitare la casa. Eventi sono stati organizzati anche a Torino dove sarà possibile su prenotazione visitare la sede, a Novara, la cui casa massonica sarà aperta a partire dalle 18, e ancora a Roma, a  Casa Nathan e al Vascello, a Milano , dove sono previste iniziative culturali, a Napoli. In Toscana, a Firenze, dove la Casa dei Liberi Muratori sarà aperta alla cittadinanza con percorsi guidati e si terranno un concerto e un’esposizione di antichi oggetti massonici restaurati; ma anche a Poggibonsi, dove i locali della loggia Arnolfo di Cambio n. 673 verranno aperti al pubblico per la visita alla sede dalle ore 18  alle 20,30 e alle 19 è previsto l’intervento dell’avvocato Mirco Mecacci, che parlerà di “Libertà Di Associazione E Costituzione”. Saranno esposti per l’occasione il libro del Gran Maestro “Massofobia: l’Antimafia dell’Inquisizione” e i libri sul discorso di Gramsci, che saranno distribuiti ai profani.

Iniziative analoghe si terranno in tantissime altre città d’Italia da nord a sud del paese. Il Grande Oriente vuol far conoscere a chi massone non è la propria storia, una storia gloriosa e onorevole, di cui andare fieri appunto. E spiegare qual è la missione straordinaria e bellissima della Massoneria, una missione che vede i liberi muratori dall’inizio dei tempi al fianco dell’Umanità e dell’uomo con lo stile di chi coltiva un ideale etico e lo mette in pratica e di chi sta sempre dalla parte di coloro che fanno gli interessi di tutti e non di pochi e si battono in difesa dei valori fondamentali e non negoziabili, che sono quelli di Uguaglianza, Libertà, Fratellanza.

Centro dentistico di Pinerolo. Al taglio del nastro, con i vertici del Goi il vescovo, il moderatore della Tavola Valdese, due sindaci

Ha aperto i battenti a Pinerolo, ai piedi delle Alpi Cozie,  il primo studio dentistico solidale del territorio. Il centro, realizzato dalla filiale locale degli Asili Notturni Umberto I di Torino e inaugurato il 20 gennaio scorso, offrirà  gratuitamente le sue prestazione a chi ha bisogno di cure odontoiatriche che il sistema sanitario nazionale non è in grado di erogare. Davvero straordinaria la partecipazione alla cerimonia del taglio del nastro, che ha richiamato rappresentanti di realtà profondamente differenti tra loro ma che si ritrovano ad essere legate dal grande valore della solidarietà, che è sempre più importante e necessario nella nostra società: accanto al  Gran Maestro  Stefano Bisi, al Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, presidente degli Asili di Torino, c’erano anche Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, che ha sostenuto anche con un contributo l’iniziativa, il vescovo  monsignor Derio Olivero, e i sindaci di Pinerolo e di Torre Pellice, Luca Salvai e  Marco Cogno. Il riunito (parola che indica l’insieme delle attrezzature odontoiatriche) che ha riunito, è proprio il caso di dire, quando d’ora in avanti si parlerà dell’ambulatorio dentistico di Pinerolo.

“È vero che abbiamo visioni della vita e del mondo diverse – ha detto il vescovo- ma credo che una cosa sia valida a prescindere dalla sua origine e noi cristiani dobbiamo imparare a riconoscerla. Questo nuovo centro dentistico è un’ottima iniziativa. Sulla stessa linea d’onda il  moderatore della Tavola Valdese, Bernardini. “Se non siamo capaci di metterci insieme per produrre frutti non possiamo fare granché. Ciò che è importante è lo spirito di servizio e di responsabilità. Con questa iniziativa siamo riusciti, a prescindere dalle radici e dai pensieri, a dare un contributo importante a chi ne ha bisogno”. “Molti i fratelli del Grande Oriente di Italia sono valdesi”,  ha tenuto a ricordare il Gran Maestro citando Augusto Comba e Paolo Paschetto, che ha disegnato l’emblema della Repubblica Italiana. Quanto al rapporto  rapporto tra Chiesa Cattolica e Massoneria “negli anni è stato conflittuale -ha sottolineato Bisi-  e ancora oggi in molti credono che tra i due ambiti vi sia ostilità o comunque diffidenza”.

Lo studio dentistico degli Asili Notturni di Pinerolo sarà un centro all’avanguardia: pazienti adulti, minori e disabili potranno avere, a titolo completamente gratuito, avulsioni dentali, devitalizzazioni, otturazioni, igiene dentale e protesi. La segnalazione dei pazienti verrà fatta dagli assessorati alle politiche sociali dei Comuni e dei servizi sociali sul territorio. Cosa che sarà resa possibile grazie al lavoro dei volontari, dentisti e assistenti alla poltrona, che decidono di dedicare un po’ del loro tempo a chi ne ha bisogno. “Salvaguardare la dignità di coloro che si rivolgono agli Asili Notturni in cerca di sostegno –ha detto il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso-  è sempre stato per noi prioritario ed, in tal senso, i recenti progetti portati avanti dalla nostra Associazione, oltre alla loro fattività e concretezza, si sono rivelati innovativi e davvero funzionali per una fetta di umanità fortemente ai margini e solitamente ignorata dai più. Grazie alla nostra équipe di volontari essenzialmente professionisti, possiamo sentirci dei veri innovatori del cosiddetto welfare non profit che ci ha visto e ci vede realizzare da anni grandi risultati con poche risorse”. Il nuovo centro ricalca quello già in funzione presso gli Asili Notturni Umberto I di Torino che, solo nel 2017, ha eseguito circa 3.465 interventi resi possibili grazie ad un gruppo di lavoro composto da 91 volontari: 48 dentisti, 24 odontotecnici, 14 assistenti alla poltrona, 5 volontari con funzioni organizzative e di segreteria. Il progetto va ad aggiungersi a molti altri servizi analoghi che gli  Asili Notturni Umberto I stanno avviando in tutt’Italia nell’ ambito della Fism, Nei prossimi giorni apriranno i battenti studi odontoiatrici solidali a Perugia, Massa Marittima e Genova.


300 ANNI DI MASSONERIA

La Massoneria batte i Pink Floyd. A Londra si festeggiano i 300 anni con il Duca di Kent, Gran Maestro della Gran Loggia Unita d'Inghilterra. E si festeggiano così...